Amico vieni, tra le braccia vieni,
la camicetta sventola sul pruno:
è il tuo segnale ed è la mia bandiera
quando la smania preme il sangue matto
e punge il letto d’erba del pagliaio.
Sentiremo la rana che zittisce
e la cicala zittire ogni cosa
e l’estate sarà l’unico suono.
Amico vieni, tra le braccia vieni,
che sanno l’acqua chiara del torrente
e sui capelli baciami più dolce
ché in testa si conficca come chiodo
la cesta di lenzuola per la costa.
Il volo di libellule sull’acqua
sarà il mio cuore in volo sul tuo cuore
a berne la freschezza a goccia a goccia.
Amico vieni, tra le braccia vieni,
che sanno anche il ribrezzo come serpe
del vecchio gobbo che mi dorme accanto;
i baci tuoi cancellino per sempre
il sudicio ricordo dei suoi baci.
Tu salice piangente e io pagliaio,
dai rami stillerai dolcezza e ombra
e il sonno mio sarà come di bimba.
Un caro saluto. Dopo una breve vacanza, riprendo a pubblicare poesie, canzoni e racconti ispirati al mio paese e ai suo abitanti, cui auguro ogni bene. Naturalmente l’augurio di ogni bene va anche agli amici del blog.
caro paesanino, bentornato!!!sai, sentivo la mancanza del blog attivo! un abbraccio e aspettati qualche nuova “poesia” 🙂 abigail
Ci sono adulteri che giovano alla coppia più di qualunque fedeltà. (Roberto Gervaso)
Da parte mia, ho spesso notato che i cornuti sposano di preferenza le donne adultere. (Alphonse Allais)
Dicono che non si deve andare a letto con le moglie degli amici. E allora, con chi? (Sacha Guitry)
Il primo respiro dell’adulterio è il più libero; dopo, si sviluppano delle costrizioni che scimmiottano il matrimonio.
L’adulterio è l’applicazione della democrazia all’amore.
Ha scritto Papa Giovanni Paolo II che “L’adulterio nel cuore non si commette solo quando si guarda con un eccessivo desiderio sessuale una donna che non è tua moglie, ma anche quando guardi allo stesso modo tua moglie. ”
BENTORNATO PAEASINO e a tutti gli Amici.
Enzo Anchise
Come la rana, anch’io zittisco, Paesanino!
Un caro saluto e buon lavoro.
Caro Paesanino,
vedo che al tuo cenno (cioè alla tua ballata sull’adultera campagnola) ci siamo riuniti tutti, i tuoi collaboratori toresi, pronti a continuare insieme a te questa camminata nel nostro mondo di ieri e di oggi.
Sono certo che non mancheranno (e finora non sono mancati), amici che si affiancheranno a noi nel cammino.
Un caro saluto a te e agli amici
Giovanni
Bentornato e un saluto anche da me….
bentornato! e rientri con un testo poetico assai particolare in cui, fra le righe, c’è una implicita ( ma non troppo perchè espressa in modo chiaro) accettazione e giustificazione dell’adultera…dove hai trascorso le ferie?;-)))
un sorriso
veradafne
Le ferie le ho trascorso “Sotto la vecchia”, una contrada dell’agro di Toro, nella valle attraversata dal Tappino, nodo di congiunzione tra Molise e Puglia, ad abbeverarmi a vecchie storie paesane, come quella messa in versi.
Ciao. E le vostre?
Lasciati i miei cari ad ardere al sole sulla cocente spiaggia adriatica, mi son rifugiato anch’io sui monti della Maiella, dove la natura vive in simbiosi col silenzio. Ho fatto piacevoli escursioni anche sul Matese, dove ho scoperto inacessibili e gelide grotte.
Informo che anche la nostra Toro, martedì prossimo sarà raggiunta dagli Amici di “Cammina Molise”, provenienti dal tempio italico di San Giovanni e diretti poi a Ielsi.
p.s. Auguri alla nostra Zia Diletta di Toro, che domani compie 100 anni.
La terza centenaria torese.
Bentornato a te e tutti gli amici.
Peppe
… come ci si innamora?
vorrei tanto scoprirlo…
giulia
via in villeggiatura e torni con l’adulterio in testa…..bah!!!!
no comment…..